Quel fenomeno chiamato… Letteraria
Di Giulia Lanciotti
Letteraria è un premio che viene assegnato ogni anno a un romanzo italiano edito e a un romanzo straniero in traduzione.
Nasce a Fano da un’idea della scrittrice, insegnante e traduttrice Maura Maioli, dalla sua volontà di proporre ai giovani la lettura e la cultura come strumento critico per affrontare e comprendere la realtà. Un’idea, ma anche una visione: non un’utopia, perché Maura Maioli è riuscita davvero a realizzare il suo progetto, giunto ormai all’ottava edizione e pronto a crescere ancora.
Parlare di Letteraria è più semplice se si parte da alcune parole chiave, almeno quelle essenziali che, per chi conosce Letteraria, sono la sua firma e il suo stesso senso: le prime a salire alla mente sono “giovani, scuola, scommessa”.
Sentiamo spesso dire “i giovani non leggono”, e questa sentenza è corredata da motivazioni legate al “paradigma digitale” in cui tutti siamo inevitabilmente immersi (o invischiati); oppure si fa ricorso a un presunto degrado culturale generalizzato, alla scadente qualità della scuola, alla difficoltà di integrare un’attività come la lettura nei modelli di vita dei ragazzi.
In realtà, sono proprio i freddi dati statistici a dimostrare che questo luogo comune è sbagliato: l’ultimo rapporto Istat sulla lettura conferma che i ragazzi tra gli 11 e i 19 anni sono la fascia della popolazione che legge di più, anche se ovviamente il dato è condizionato da alcuni fattori ambientali. Letteraria ha scommesso fin dall’inizio sui lettori giovani: sono infatti gli studenti delle scuole superiori a selezionare e leggere i libri che partecipano al concorso. I giovani giudici del premio leggono volontariamente e gratuitamente i libri proposti dalle case editrici, e compilano schede accurate con le proprie recensioni. Dopo un primo turno di lettura, si passa al secondo, che decreta i finalisti per le due sezioni in gara, narrativa italiana edita e narrativa in traduzione.
I numeri sono confortanti ed eloquenti: nelle sole scuole di Fano, Pesaro, Senigallia e Brunico – le scuole che da sempre aderiscono al progetto – ogni anno un migliaio di studenti si appassiona alla lettura anche grazie ai libri di Letteraria, e i titoli in gara sono in numero sempre crescente (quest’anno 110 libri). Le case editrici – quest’anno sono più di cinquanta – che presentano i romanzi in gara sono ampiamente rappresentative della realtà editoriale italiana, dalle aziende maggiori alla coraggiosa realtà degli editori indipendenti, che portano avanti un progetto culturale di qualità (il self publishing, invece, non è accettato). Di conseguenza, diventa chiaro come la scommessa di Letteraria sui giovani all’interno delle scuole sia anche, di riflesso, una preziosa occasione per arricchire le biblioteche scolastiche: in questi otto anni, Letteraria ha fatto arrivare alle biblioteche degli istituti che hanno partecipato al progetto quasi novemila libri, in modo assolutamente gratuito.
La gratuità è una caratteristica delle cose veramente preziose, quelle il cui valore è ineffabile, ed è un’altra delle parole che si possono associare a Letteraria: nel secondo fine settimana di ottobre si svolge la tradizionale premiazione dell’autore e del traduttore, in un sabato sera incastonato tra tre giornate di incontri, laboratori e conferenze con gli autori e i traduttori finalisti. Queste famose Giornate sono il cuore di Letteraria, e costituiscono un’esperienza indimenticabile, sia per chi le organizza, sia per i giovani giudici del premio, sia per gli ospiti “letterari” che raggiungono Fano e condividono la propria visione del mondo, della scrittura, della lettura e della traduzione.
Mi piace pensare a Letteraria anche attraverso un’altra parola, che curiosamente ha a che fare con i romanzi, e ne identifica una categoria: la parola è “formazione”. Letteraria è un’ottima opportunità formativa, per i ragazzi che partecipano, perché si dedicano non solo a leggere e recensire, ma anche a intervistare gli ospiti, rivolgendo loro le domande scaturite dall’incontro con i romanzi; inoltre, partecipano attivamente alla cerimonia di premiazione, mantenendo evidente fino all’ultimo il senso di questo Premio. Indimenticabile resta l’edizione del 2020, svolta in presenza, nel rispetto delle norme sanitarie, in una provvidenziale “finestra” tra le varie chiusure: nonostante le urgenze, le preoccupazioni, le angosce legate alla pandemia (o forse come rifugio, come chiave di volta rispetto proprio a questi aspetti), le conferenze sono state seguite dal numero massimo di spettatori consentito: in quei pomeriggi e nella serata di premiazione, la resistenza, il conforto, la speranza che Letteraria ha dentro, e che cerca di coltivare e promuovere, sono stati come una porta aperta sul futuro con più fiducia.
Futuro, un’altra parola chiave. Letteraria ha nel suo DNA lo sguardo rivolto al futuro, ed è per questo che ha puntato e continua a puntare sui ragazzi. Così, in un anno che ha schiacciato e mortificato inevitabilmente il mondo della cultura, Letteraria ha deciso di rilanciare, di aprirsi a nuove sfide: le conferenze dell’edizione 2020 sono state seguite in streaming, e due degli autori, Viola Ardone e Marcelo Figueras, hanno partecipato in videoconferenza alle Giornate, rendendo possibile a tutti l’accesso virtuale agli incontri.
Chiudiamo menzionando alcuni tra gli autori e i traduttori che hanno preso parte o hanno vinto le sette passate edizioni di Letteraria, come Viola Ardone, Enrico Ianniello, Andrea Donaera, Claudio Fava, Monica Pareschi, Claudia Zonghetti, Giovanna Granato, Claudia Durastanti, Anna Nadotti, Michele Mari, Giuseppe Catozzella, Margherita Botto.
https://2021.premioletteraria.com/
https://www.youtube.com/watch?v=maTzH3U1LPs
https://www.youtube.com/watch?v=1xvEm-XQpUQ