Luoghi ed Eventi

La Biblioteca reale di Danimarca

La tradizione bibliotecaria pubblica della Danimarca è tra le più antiche del mondo. Prima che fosse costituita la biblioteca nazionale, l’attuale Biblioteca reale (in danese Det Kongelige Bibliotek), una delle più grandi e belle della Scandinavia, situata a Copenaghen, esisteva già la biblioteca universitaria, fondata nel 1482.

La biblioteca reale fu fondata da re Federico III, che vi nominò il primo bibliotecario del mondo il 25 ottobre 1653. Il nucleo di questa biblioteca fu inizialmente costituito dall’unione dei patrimoni librari di importanti biblioteche private che il re acquistò e riunì a questo scopo nel 1673 in un fabbricato di proprietà (gli attuali Archivi nazionali). Il deposito ufficiale fu istituito nel 1697 e la biblioteca fu aperta al pubblico nel 1793.
La biblioteca reale che possiede una collezione di quasi 5 milioni libri e 6000 manoscritti, oltre che per il patrimonio librario, è nota anche per la sua originalità architettonica e il luogo di aggregazione che rappresenta per la capitale danese.

L’antico edificio di Slotsholmen, che vedete nella foto, è stato costruito nel 1906 ed è praticamente una copia della cappella della Cattedrale di Aquisgrana di Carlo Magno, disegnato nel 1906 dall’architetto Hans Jørgen Holm. Ma quella che la rende famosa e invidiata nel mondo, è l’imponente e originale edificio che è stato aperto al pubblico nel 1999 e viene generalmente chiamato « il diamante nero» (Den sorte diamant), estensione dell’edificio storico della biblioteca realtà, situato nel centro della città e affacciato sul porto cittadino. Questo nome e’ dovuto alle lastre di marmo nero e vetro affumicato che rivestono i due volumi principali che lo compongono e che variano a seconda della luce. Il Diamante Nero è un centro culturale ed espositivo sede della Biblioteca Reale di Danimarca e di tre musei: Il Museo Nazionale della Fotografia, il Museo del Fumetto Danese e il Museo Danese del Libro.

Progettata dallo studio danese di architettura Schmidt Hammer Lassen, l’espansione di 21.000 metri quadrati contiene sei sale di lettura per la biblioteca, le sale espositive dei tre musei, un auditorium e sala da concerto da 600 posti, una caffetteria, un ristorante, un bookshop, uffici amministrativi, laboratori ed una terrazza panoramica. La superficie di tutto l’edificio è coperta da granito nero dello Zimbabwe, tagliato in Portogallo e lucidato in Italia. Il granito copre il poligono imponente di un nero che cambia colore a seconda del tempo e dell’ora del giorno e rende unico questa struttura e questo luogo. I blocchi di granito da 75 kg ciascuno si estendono su una superficie complessiva di 2500 metri quadrati. Per quanto riguarda l’enorme finestra vetrata che taglia il «diamante» in due, si compone solo di vetro prodotto in Germania.

Nel centro dell’edificio si trova un enorme atrio di 8 piani da ingresso e lucernario per l’intero edificio. A differenza dell’esterno, l’interno dell’atrio è completamente bianco: questa scelta rende tutto estremamente luminoso e il viverci molto confortevole. Ha balconi su ogni piano, irregolari, quasi a formare delle onde che sono completamente l’opposto e quindi in contrasto con il monolitico, razionale , imponente effetto della costruzione all’esterno.
Se vi sarà possibile visitare il Diamante Nero, capirete che oltre ad essere una delle bellezze architettoniche di Copenaghen, è un luogo prezioso per trascorrere il tempo libero, qualcosa che in Italia purtroppo è difficile anche pensare… un luogo ricco di mostre e concerti insieme, dove la cultura, le arti, lo stare insieme sono chiaramente considerati il centro della vita delle persone.

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