Una città che legge: Taobuk e il Manifesto dei Patti per la Lettura
Di Orietta Possanza
Venerdì 18 e sabato 19 giugno 2021 su iniziativa del Cepell (Centro per il libro e la lettura, istituto autonomo del Ministero della Cultura – Direzione Generale Biblioteche e diritto d’autore), molti rappresentanti della filiera culturale: comuni, regioni e istituzioni culturali, si sono dati appuntamento per la definizione di un modello unificato di Patto per la lettura.
All’interno di Taobuk festival (Taormina Book Festival, 17-21 giugno 2021), la XI edizione del festival letterario ideato e diretto da Antonella Ferrara, si svolgeranno i lavori dedicati alla definizione e creazione di un Manifesto dei Patti per la Lettura, un accordo programmatico in 10 punti per il sostegno e lo sviluppo della cultura del libro.
Mai cornice migliore poteva scegliere il Cepell per un patto con la bellezza del leggere: location che vanno dal Teatro Antico dove si svolgerà la giornata inaugurale del festival, a Le Naumachie, dal Palazzo Ciampoli alla piazza IX aprile con la splendida vista sul tramonto del golfo, al Palazzo dei Duchi di Santo Stefano dove avrà luogo il convegno organizzato dal Cepell.
Il festival, che accoglie la tradizione di Taormina capitale internazionale della letteratura e delle arti in genere, ha sviluppato il suo programma ampliando lo sguardo agli aspetti politici, economici e sociologici affrontando questo anno il tema de La Metamorfosi, “percorsi tematici che partendo dalle Belle Lettere e dalle altre Arti”, scrive Antonella Ferrara, Presidente e Direttore artistico del festival “si allargano alle scienze non esclusivamente umanistiche… …Essenziale è infatti comprendere quanto sia impattante il ruolo delle neuroscienze, della bioetica e della robotica, sia nel configurarsi di inediti modelli di comportamento sociale, sia nella rivoluzione che anima il campo della salute, innovato da intelligenza artificiale e medicina rigenerativa”.
Incisiva nel contesto di cambiamenti in atto l’organizzazione degli Stati generali dei Patti per la Lettura; nell’attuale scenario post-pandemico che ha stravolto la vita e anche molte certezze individuali e sociali, tornare a parlare alle comunità cittadine di processi partecipativi e di trasformazioni culturali è l’occasione per pensare-ripensare alla governance delle politiche di promozione del libro e della lettura rafforzando l’idea della lettura come risorsa strategica e valore sociale su cui investire.
I Patti per la lettura (di cui su Book and the city è stata già segnalata qualche iniziativa) infatti, promossi all’interno del progetto “Città che legge” considerano i libri e la lettura risorse strategiche su cui investire con l’obiettivo di migliorare il benessere individuale e dell’intera comunità, favorendo la coesione sociale e stimolando lo sviluppo di pensiero critico della cittadinanza. Per questo teniamo a seguire queste iniziative ed eventi e sottolinearne l’obiettivo e l’importanza.
Voglio tuttavia osservare che quando si parla di crescita culturale dell’individuo e della società bisognerebbe intendere la cultura e la lettura come valore in grado di influenzare positivamente la qualità della vita. Non si tratta soltanto di benessere e crescita di un individuo all’interno della società o di soddisfazione di un bisogno come l’intrattenimento o il passatempo, ma di realizzazione di desideri per lo sviluppo della fantasia che incida anche sulla buona salute mentale.
Punti di forza degli incontri – oltre alla riflessione sulle aree del Paese nelle quali i Patti sono già operativi e hanno raggiunto importanti risultati – sarà quello dedicato alla “Strategia del Centro per il libro: dalla nuova legge sul libro all’attuazione del Piano Nazionale d’Azione per la promozione della Lettura”, con la partecipazione di Angelo Piero Cappello, Direttore del Centro per il libro e la lettura e l’On. Flavia Piccoli Nardelli della Commissione Cultura della Camera dei Deputati.
Ma come far leggere una comunità cittadina? come coinvolgere la comunità, attraverso processi partecipativi per la creazione di un patto per la lettura?
A questi interrogativi proveranno a dare risposte i partecipanti sottolineando la fondamentale sinergia fra i protagonisti della filiera culturale: istituzioni pubbliche, biblioteche, case editrici, librerie, autori e soprattutto lettori organizzati in gruppi e associazioni, scuole e università, imprese private, associazioni culturali e di volontariato, fondazioni e tutti coloro che condividono l’idea o la passione che la lettura, in tutte le sue forme, sia un bene comune su cui puntare per una società sana.
Di questo e degli altri aspetti legati all’impatto dei libri nelle comunità, parleranno anche alcuni dei protagonisti del Taobuk, fra i quali lo scrittore spagnolo Manuel Vilas e la scrittrice Stefania Auci.
Fra gli eventi organizzati dal Cepell segnalo nell’ incantevole cornice del Teatro Antico, l’iniziativa “Taormina legge Dante”: una rassegna di letture in piazza che, a partire dal 19 giugno fino al primo ottobre, sarà replicata nelle città che aderiscono ai progetti “Città che legge” o “Patto per la lettura”: incontri a cura di un dantista, letture non solo dalla Divina Commedia, intermezzi musicali.
Per info e programma: www.cepell.it
Per partecipare in presenza scrivere a cittachelegge@beniculturali.it indicando nome, cognome ed ente/organizzazione di appartenenza.