KulturKaufhaus e Peter Dussmann
Non ci crederete ma a Berlino vi è una libreria di quattro piani che prima di questa pandemia stava aperto ogni giorno fino a mezzanotte. Stiamo parlando di Dussmann in Friedrichstrasse, una delle più grandi librerie d’Europa, che è un vero e proprio punto di incontro per lo shopping e il tempo libero dei berlinesi. Dussmann non è solo il paradiso dei libri, ma della cultura in generale, come suggerisce il nome KulturKaufhaus (grande magazzino della cultura). L’edificio del palazzo si deve al progetto di due architetti ticinesi, Mario Campi e Franco Pessina, e del tedesco Miroslav Wolf e il colore rosso che domina lo rende una vera e propria isola di allegria e attrazione in Friedrichstrasse.
Inizialmente questo luogo non era nato per essere una libreria: il suo fondatore Peter Dussmann lo aveva fatto costruire nella seconda metà degli anni 90 per affittarlo come centro commerciale, ma dato che sembrava non interessare a nessuno, si decise a ricominciare, con ambizioni ben più grandi, con la tradizione di famiglia. I suoi genitori, infatti erano stati librai a Rottweil, nella Germania meridionale.
Prima di inaugurare la Kulturkaufhaus, Dussmann fece valutare l’offerta che vi era negli Stati Uniti e in Francia per copiarla, ma anche migliorarla. In Germania fu il primo a tenere il negozio aperto fino alle 22, con polemiche da parte dei sindacati e con l’apprezzamento invece di chi, uscito dal lavoro, poteva intrattenersi in libreria nel proprio tempo libero. La possibilità di acquistare biglietti per gli spettacoli, di assistere a presentazioni editoriali, di leggere nel negozio senza che nessuno abbia da ridire o di ascoltare un cd prima di acquistarlo fu poi copiata da molte altre librerie in tutto il mondo. Onore a Peter Dussmann quindi di cui non possiamo che parlare bene, un grande impresario, ma anche un mecenate potremmo dire. Da giovane, vendette la sua auto per costituire la sua prima società che forniva collaboratori familiari ai molti single che si trasferivano a Monaco per lavoro. Siamo primi anni 60, in pieno boom economico, il commercio ebbe successo e da lì cominciò la sua fortuna: l’impresa divenne fornitrice di servizi vari, dall’assistenza agli anziani al catering, alle squadre di pulizia per gli aeroporti, agli asili nido, sembra anche conti circa 65.000 dipendenti. Dal 1999 anno in cui ebbe un forte ictus, Dussman iniziò a sostenere l’Opera di stato, un liceo e alcuni beni culturali. Morì nel 2013.
Ritornando al centro oltre a libri di narrativa e letteratura, riviste specialistiche, romanzi in lingua originale (un’ampia sezione della libreria è completamente dedicata ai libri in lingua inglese), guide turistiche e testi per corsi di lingua, Dussmann ha un ampio reparto musica con CD di ogni genere e uno cinema dedicato ai DVD, più una sezione cancelleria con migliaia di tipi di quaderni, agende, calendari, cartoline e bellissime penne, che viene presa d’assalto soprattutto nel periodo natalizio: dalle foto si vede bene l’ampia gamma di prodotti di qualità e i più vari colori!
Inoltre dal 2012 al suo interno si trova anche il Café-ristorante Ursprung, che offre una interessante commistione di cucina tradizionale tedesca e internazionale. Anche questo spazio dimostra come Kulturkaufhaus non sia un luogo in cui ci si reca solo per comprare qualcosa, ma anche semplicemente per passare del tempo immersi in un’atmosfera piacevole e del tutto particolare. Ai piani superiori non è raro vedere persone che, sedute sulle comodissime poltrone a disposizione dei clienti, sfogliano e leggono anche per ore i libri esposti, senza che nessuno chieda loro di smettere.
Un modo diverso di concepire la cultura, un patrimonio che è di tutti.
Ringraziamo Kulturkaufhaus per la disponibilità, la simpatia e la possibilità che ci hanno dato di pubblicare le foto contenute nella loro pagina fb: https://www.facebook.com/kulturkaufhaus/